HORIZONTAL DIRECTIONAL DRILLING
La possibilità di far sterzare una batteria di aste infisse nel terreno, sfruttando l’asimmetria dell’utensile di punta, è l’idea che sta alla base della perforazione teleguidata in terreni non rocciosi. Un’idea che sembrava bizzarra da quanto era strana, quando nel 1971 un tale Martin Cherrington utilizzò una perforatrice con degli utensili scartati perché “andavano storti”, per realizzare una perforazione curvilinea sotto un fiume della California, per poi infilare all’interno della stessa una tubazione del gas. A quasi mezzo secolo di distanza, l’evoluzione delle macchine, degli utensili e, soprattutto, dei sistemi di localizzazione ha reso la Trivellazione Orizzontale Controllata una tecnica di largo uso.
Con la T.O.C. è possibile la posa senza scavo di tubazioni di vario diametro e materiale, per il sottopasso di strade, fiumi, ferrovie, la posa di drenaggi per la stabilizzazione di versanti franosi, con un impatto ambientale molto più basso rispetto a qualsiasi altra tecnologia. In molti casi, la rapidità operativa, l’elevata manovrabilità e la possibilità di operare indipendentemente dalla presenza di falda rendono la TOC più efficace e meno costosa della posa con Spingitubo, con Pressotrivellazione o con Microtunnelling.
T.O.C. SU ROCCIA
L’obiettivo di raggiungere un elevato grado di specializzazione nella perforazione guidata in roccia è una sfida che accompagna Dim Group fin dall’inizio della sua attività. In questo particolare ambito, dove la tecnologia dell’ Horizontal Directional Drilling si avvicina maggiormente alla perforazione petrolifera, l’attenzione per i particolari e per la tipologia degli utensili può fare una grande differenza, così come la pazienza e l’umiltà di chi affronta il lavoro. Come diceva uno dei pionieri dell’HDD, “si tratta di comprendere che è sasso contro ferro e il sasso vince sempre”.
La trivellazione controllata su roccia spesso opera in ambienti di elevato interesse naturalistico, consentendo di mantenere intatto l’ambiente e il paesaggio, proprio dove interventi realizzati in modo tradizionale e di maggiore impatto lascerebbero le più profonde cicatrici.
Bit con taglienti in diamante policristallino compatto (PDC).
Perforazione in porfido con fratture trasversali.
Alesatore da roccia a rulli conici con inserti in metallo duro.
Visualizzazione parametri di perforazione su display.
Alesatura foro in roccia.
Scalpello triconico ad inserti IADC 617.
Fuoriuscita alesatore.
Strumentazione di guida walk over.
Tubazione inghisata nel foro.
Alesatura DN800.
Alesatura su granito
Predisposizione catenaria di varo
Strumentazione di guida con giroscopio ottico
Perforazione in arenaria stratificata con diametro 1200mm.
Solenoidi per sistema di guida magnetico MGS.
Aggancio tubazione in ghisa antisfilamento.